Possiamo far risalire le origini di una ginnastica a corpo libero e con i piccoli attrezzi guidata dalla musica ai popoli primitivi ed alla civiltà cinese pur non avendo notizie esaurienti. Sotto l’imperatore cinese Yn-Kang-Chi, infatti, troviamo un tipo di attività fisica basata sull’agilità e la destrezza con l’uso di attrezzi maneggevoli come aste, bastoni e palle. Lo stesso si può riscontrare in India dove la popolazione era ed è abilissima negli esercizi di equilibrio e nel praticare danze con finalità estetiche.
Nelle tombe degli egizi si conservano dei dipinti raffiguranti giovani fanciulle in atteggiamenti ginnici somiglianti a quelli usati ancora oggi e anche guardando alla civiltà della Grecia antica troviamo testimonianze di gare pubbliche sportive durante le quali, accanto a corsa e pugilato, non mancavano manifestazioni ginniche con piccoli e grandi attrezzi comprendenti la "danza" e la "sferistica", termine quest’ultimo che racchiude i giochi e gli esercizi con la palla.
A Roma si trovano delle gare ginniche come spettacoli pubblici, tuttavia con l’avvento del cristianesimo, se ne perde traccia fino a tutto il Medioevo. Solo nel Rinascimento l’unione movimento - musica rientra nel sistema educativo per l’armonico sviluppo dell’individuo.
La nascita vera e propria di uno sport che riassumeva queste caratteristiche arrivò nel XIX secolo. La ginnastica ritmica è stata ispirata dall’idea di Noverare, Delsarte e Bode che cercarono di usare e perfezionare i movimenti presi in prestito dalla danza. Il loro fine era di introdurre in ogni parte del corpo umano espressione estetica, grazia e ritmo. François Delsarte è considerato il fondatore di una delle prime scuole che col tempo sarebbero diventate la base per la ginnastica ritmica, creata più avanti dal francese Jacque Dalcrose con lo scopo di abbracciare pienamente sia la musicalità sia la sensazione di muoversi per esprimersi.
Isadora Duncan, con la sua famosa ribellione contro i dogmi del balletto classico, contribuì all’invenzione di una nuova disciplina. Come sport, la ginnastica ritmica cominciò a svilupparsi negli anni quaranta nell’allora Unione Sovietica: fu proprio lì per la prima volta che lo spirito dello sport fu combinato con la sensibile arte del balletto classico. La FIG riconobbe ufficialmente questa disciplina nel 1961, prima come ginnastica moderna, poi come ginnastica ritmico-sportiva e infine come ginnastica ritmica, com’è conosciuta ai giorni nostri. Divenne sport Olimpico nel 1984, e la canadese Lori Fung divenne la prima campionessa olimpica della storia della ritmica.
Campionesse olimpiche della ginnastica ritmica
Tutte le campionesse olimpiche individualiste della ritmica, da sinistra: Marina Lobatch (BLR) a Seoul 1988, Alexandra Timochenko (UT) a Barcelona 1992, Alina Kabaeva (RUS) a Atene 2004, Yevgeniya Kanaeva (RUS) a Londra 2012, Margarita Mamun (RUS) a Rio 2016, Kateryna Serebrianska (UKR) a Atlanta 1996, Yevgeniya Kanaeva (RUS) a Beijing 2008, Lori Fung (CAN) a Los Angeles 1984 e Yulia Barsukova (RUS) a Sydney 2000.